Dreamless
Nell'aldilà ogni notte è per sempre
LA TRAMA
Il secondo volume della saga di stampo mitologico "The Awakening series". Ritroviamo Helen, che nel frattempo è diventata la Discendente, la prescelta dagli dèi. Ogni notte si addormenta nel suo letto e raggiunge l'aldilà dove affronta prove indicibili per trovare le Furie, liberarle dalla loro ira e rompere così il ciclo di faide tra le Case. Ogni mattina si risveglia, stanchissima e provata, costretta a cominciare una nuova giornata di allenamenti. E' sempre più spossata e sofferente oltre che sola, dato che Lucas ora la tiene lontana. Helen è triste e profondamente sfiduciata, quando durante una delle sue discese agli inferi si imbatte in Orione, un semi-dio bello come il sole, capace di far tremare la terra e il suo cuore. Di notte si incontrano nell'Ade e di giorno si scambiano messaggi al cellulare. Lucas impazzisce di gelosia e in lui si scatenano poteri sconosciuti: adesso è in grado di controllare totalmente la luce e di rendersi invisibile. Divisa fra l'attrazione per il nuovo pretendente e l'amore impossibile per il cugino, Helen si ritroverà a sfidare i suoi limiti per il bene dell'umanità intera.
LA RECENSIONE
Premetto che il primo volume di questa trilogia, Starcrossed, non mi aveva entusiasmato e che confermo tutto ciò che avevo detto nella precedente RECENSIONE.
Purtroppo è impossibile superare le premesse del primo volume, colpevole di poca originalità e di troppe evidenti scopiazzature dagli urban fantasy più famosi: se le premesse erano quelle, è infatti impossibile che il secondo libro risulti particolarmente innovativo.
C'è però da dire che lo stile dell'autrice subisce in questo volume un leggero miglioramento. Il linguaggio si fa più scorrevole, le situazioni leggermente più credibili.
Insomma, superato il momento delle rivelazioni ultraterrene e accettata la componente fantasy del tutto, la storia diventa più lineare e convincente.
Anche i personaggi, grazie alla loro maggiore introspezione e ad una migliore descrizione da parte dell'autrice, risultano più veri.
Helen assume uno spessore che in Starcrossed era, a mio parere, praticamente assente. Ho apprezzato l'importanza che finalmente viene data al suo potere, soprattutto per la particolarità di quest'ultimo: il fatto che il sonno diventi un momento d'azione è veramente un elemento innovativo, a cui bisogna dar merito. Una parte della giornata che generalmente viene completamente (o quasi) tralasciata, diventa qui un momento fondamentale per la storia, che appassiona quasi più degli altri momenti.
Interessante anche questo nuovo personaggio di Orion che, grazie anche al fattore "triangolo" (ormai praticamente d'obbligo in uno urban fantasy) aiuta a rendere più interessante il tutto.
Devo dire che, nonostante la banalità del triangolo in generale, in questo caso è stato trattato molto bene, forse soprattutto grazie all'indagine psicologica molto ben condotta di cui parlavo prima.
La cosa mi intristisce un po', non tanto che il fatto che l'autrice appaia priva di idee (tanto da doverle poco elegantemente "rubare" agli altri) ma perché ciò comunica un messaggio sbagliato. Non è vero che è già stato detto tutto, e che non si può inventare nulla di nuovo. Basta smettere di guardare ciò che gli altri hanno creato e pensare a ciò che si vuole creare da sé.
Detto questo Dreamless rimane un romanzo senza infamia e senza lode. Adatto a chi è più inesperto nella lettura, può essere un buon modo per avvicinarsi al mondo del fantasy e, perché no, persino per imparare ad apprezzare il mondo della mitologia greca.