giovedì 29 marzo 2012

RECENSIONE
Multiversum, di Leonardo Patrignani


 

Multiversum
Leonardo Patrignani


Editore: Mondadori
Pagine: 348, rilegato
Prezzo: 16,00 

 

LA TRAMA
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c’è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all’età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato. 



LA RECENSIONE

Fin dalla prima pagina di Multiversum ci ritroviamo catapultati in una storia già avviata: Alex e Jenny sono due adolescenti di nazionalità rispettivamente italiana e australiana, che da ben 4 anni si incontrano in una dimensione "onirica" nella quale i due sprofondano misteriosamente e del tutto inaspettatamente durante la giornata.
Non ci viene detto quanto spesso avvengano questi incontri (che dal punto di vista fisico corrispondono a veri e proprio svenimenti), né ci vengono fornite informazioni sullo stato d'animo o di salute dei protagonisti di fronte a questo loro "problema".
Sappiamo solo che dopo 4 anni di incontri alquanto nebulosi, improvvisamente Alex e Jenny riescono a scambiarsi gli indirizzi e decidono di incontrarsi, convinti che l'altro sia una persona esistente e non una semplice allucinazione.

Alex parte quindi alla volta di Melbourne, deciso ad incontrare quello che - ne è convinto -  è l'amore della sua vita.
Arrivato nel luogo dell'appuntamento, però, i due non riescono a trovarsi. Sono lì, entrambi nello stesso punto, si parlano (col pensiero), eppure non si vedono.
Con sommo disappunto scopriamo così che i due, non solo si incontrano e comunicano durante le famose visioni (durante le quali loro sono privi di sensi), ma hanno improvvisamente imparato a parlarsi telepaticamente anche da svegli.

Mentre Jenny sprofonda nello sconforto (convinta che Alex sia solo il frutto della sua immaginazione) Alex comincia ad effettuare una serie di ricerche, aiutato dall'amico Marco che lo porterà sulla teoria del Multiversi: universi paralleli nati dalla scissione della vita di una o più persone di fronte a scelte o accadimenti importanti. Nulla di più affascinante. Niente di più incredibile.


Eppure Alex crede immediatamente a questa teoria, supportata poi da una serie di indizi che ne proverebbero la credibilità.
Alex e Jenny vivono infatti in dimensioni parallele. Nell'universo di Alex Jenny è morta da piccola, in quello di Jenny Alex è un ragazzo normalissimo che non ha alcun tipo di visioni, né ha idea di chi sia lei. I due, però, scoprono poco a poco di poter saltare da un'universo all'altro e, grazie a questi salti, finiscono con l'incontrarsi in un universo comune.


Con il giusto sviluppo e i giusti tempi questo sarebbe stato un romanzo decisamente intrigante. Forse molto semplice, ma efficace.
Peccato però che alla teoria dei multiversi, alla telepatia, ai ricordi del passato e alle visioni del futuro, si aggiunge a questo punto nientemeno che l'Apocalisse.
Un meteorite sta per precipitare sulla Terra, minacciando di distruggere tutti gli universi esistenti. Solo Jenny e Alex, insieme, possono salvare il mondo.


E' qui che il romanzo perde credibilità. 
Se da una parte la narrazione si fa più avvincente, dall'altra la trama si perde in un labirinto di esagerazioni. 
Gli eventi scivolano via troppo velocemente, dando spesso al lettore l'impressione di essersi perso qualcosa. L'effetto è quello di un romanzo appena abbozzato, senza approfondimenti. I tempi sono troppo rapidi, i personaggi poco indagati, gli eventi confusi. E' come se ogni nuovo evento spazzasse via il precedente, in un continuo alternarsi di elementi cardine: gli incontri onirici sono spazzati via dalla telepatia, la telepatia diventa secondaria quando i due si incontrano e cominciano a viaggiare negli universi, la teoria degli universi paralleli viene soppiantata dall'apocalisse...e così via. 
Manca un elemento cardine, qualcosa che faccia dire al lettore "il libro parla di questo". 
Troppo confuso. Peccato.





2 commenti:

  1. io al contrario tuo ho apprezzato molto il questa velocità! probabilmente se fosse stato più articolato non mi sarebbe piaciuto. se a un certo punto non avesse avuto una svolta -viaggio tra mondi paralleli e meteorite(ok forse questo era un pò esagerato)- penso che avrei fatto molta fatica a finirlo! cmq adoro le tue recensioni! mi piace come dici quello che pensi! se mai scriverò un libro lo farò leggere sicuramente a te!^__^ buona serata!

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    1. Grazie mille ^^ Per fortuna ci sono persone come te che espongono il loro punto di vista (diverso dal mio) senza risultare sgradevoli e senza insultare (come purtroppo è successo in un recente passato). Grazie per il tuo commento =)

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